Malta potrebbe abbandonare la regola delle licenze dopo la notifica dell’UE

In un nuovo sviluppo a Malta, i residenti di lungo periodo del paese potrebbero presto essere in grado di vivere e lavorare nel paese senza discriminazioni. Un serio avvertimento è stato lanciato a Malta dalla Commissione Europea. La Commissione ha esortato Malta a eliminare la norma che impone ai residenti di ottenere una licenza di lavoro per poter lavorare nel paese.

La Commissione UE ha notato che Malta non ha adempiuto ai suoi obblighi di aderire alla Direttiva sulla residenza di lungo periodo (2003/109.EC). La Commissione ha quindi avviato una procedura di infrazione contro Malta.

Secondo quanto affermato dalla Commissione, le autorità maltesi sono state informate del termine di cui all'articolo 11, paragrafo 1, della direttiva. Si afferma che i residenti di lungo periodo hanno diritto a godere della parità di trattamento quando si tratta di accesso al lavoro. Ciò include anche le condizioni di lavoro e le condizioni di impiego. Al momento, questi termini non sono rispettati da Malta.

A Malta, i cittadini extracomunitari che sono anche residenti a lungo termine nel paese devono avere una licenza di lavoro. Il datore di lavoro del residente deve farne richiesta indirizzando la domanda all'Unità Licenze di Lavoro. La licenza obbligatoria ha validità 1 anno ed è rinnovabile.

Questa pratica è stata sollevata nel pacchetto infrazioni della Commissione Europea di luglio. Ha più motivo di criticare in quanto i cittadini di Malta non sono tenuti a richiedere e ottenere una licenza di questo tipo per lavorare nel paese. Tale discriminazione ha attirato l’azione della Commissione Europea.

La Commissione ha concesso a Malta 3 mesi di tempo per rispondere alla lettera di costituzione in mora in questo caso. Se tutto andrà bene, la legge discriminatoria a Malta sarà abrogata dal governo maltese.

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