postato su 01 Giugno 2020
Sempre più paesi dell’UE stanno iniziando a riaprire i propri confini mesi dopo lo scoppio della pandemia di COVID-19. Anche il processo di immigrazione è stato reso reattivo ai cambiamenti della situazione.
Ora la Repubblica Ceca, la Slovenia e l’Ungheria hanno deciso di riaprire reciprocamente i propri confini. Lo ha annunciato Peter Szijjarto, ministro degli Affari esteri e del commercio ungherese.
Secondo l’accordo raggiunto, i cittadini di questi paesi possono rimanere nei rispettivi paesi fino a 48 ore senza che venga imposta la quarantena. Questo potrebbe essere uno dei primi passi compiuti con attenzione per facilitare successivamente il ripristino della piena funzionalità del visto turistico Schengen.
Il governo ungherese ha già deciso di aprire la frontiera con la Siberia, mentre quella con la Romania è già stata aperta. Ciò è avvenuto in seguito al crollo del numero di casi di COVID-19 in questi paesi.
La Repubblica Ceca ha iniziato a riaprire i valichi di frontiera con Germania e Austria. Questa decisione è stata approvata il 25 maggio 2020. L'attraversamento della frontiera sarà consentito solo in aree designate almeno fino al 13 giugno 2020.
Il governo della Slovacchia ha mantenuto i controlli alle frontiere interne con Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Austria fino al 27 maggio 2020. Ciò con l'intenzione di fermare la diffusione dell'infezione da COVID-19.
L'Ungheria ha inoltre annunciato che i viaggiatori in arrivo in Ungheria verranno controllati nei porti di ingresso. Ciò sarà attuato dalla polizia ungherese con l'assistenza dell'OMSZ (servizio nazionale di ambulanze).
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Tag:
Immigrazione Schengen
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